Essere sorpresi da un temporale estivo a chilometri da casa: è capitato anche al biker più esperto, soprattutto a chi si avventura nei boschi sulla sua mountain bike.
Cosa fare, quindi, quando un temporale ci sorprende in bici?
Certo, sarebbe meglio informarsi prima della partenza delle condizioni metereologiche nella zona in cui andremo a pedalare su siti/app affidabili (quelli delle ARPA regionali e della Protezione Civile sono sempre fra i migliori). Un temporale, però, può essere davvero imprevisto e svilupparsi molto in fretta…
Se non siamo ancora “nel” temporale cerchiamo di non stazionare vicino agli alberi, soprattutto se stiamo percorrendo uno sterrato in un bosco.
Gli alberi attirano i fulmini, ma non solo. Se ci troviamo nei pressi di un palo della luce, di un campanile o un ripetitore radio o tv allontaniamoci il prima possibile.
E se siete nel bel mezzo dell’acquazzone? Anche se vi verrà naturale, cercate di non aumentare troppo l’andatura perché sul bagnato una frenata di emergenza potrebbe avere conseguenze molto pericolose, soprattutto in discesa. Evitate inoltre, se possibile, di transitare sulla segnaletica stradale orizzontale che, quando bagnata, diventa scivolosissima.
Se siete in gruppo cercate di distanziarvi, sia per avere più spazio di frenata sia per evitare di formare una “massa” metallica con le vostre biciclette che potrebbe potenzialmente attirare un fulmine.
Sfatiamo una credenza popolare: i copertoni da mountain-bike, anche se più larghi di quelli delle bici da corsa, non scaricano a terra un fulmine che dovesse malauguratamente colpirvi.
Cercando di evitare di trovarci in situazioni troppo estreme, quindi, potremmo chiederci cosa indossare per un giro estivo con tempo fresco.
Una soluzione Made in HEY è quella del nostro gilet Glen: antivento, idrorepellente, ripiegabile e con una fascia posteriore riflettente per migliorare la visibilità anche con poca luce o tempo cattivo. Perché se dobbiamo affrontare un temporale, almeno facciamolo con stile!